Studi recenti hanno dimostrato come l’individuazione automatizzata della retinopatia diabetica (DR) è migliorata in modo significativo e non può essere differenziata dalle migliori pratiche cliniche standard. La possibilità che un computer possa sostituire l’uomo nell’individuare i primi segnali di una patologia dell’occhio diabetico è una questione molto importante che i ricercatori della University of Iowa Hospitals and Clinics di Iowa City, negli Stati Uniti, hanno cercato di approfondire maggiormente grazie a un’analisi che ha messo a confronto la capacità di diagnosi umana, che si avvale dell’algoritmo EyeCheck, e quella automatizzata dell’algoritmo Challenge 2009.
Utilizzando un campione di 16.670 pazienti, i ricercatori hanno analizzato con entrambi gli algoritmi le immagini del fondo dell’occhio di ciascun soggetto, confrontando poi i risultati emersi dalle due analisi. I risultati hanno mostrato una differenza non significativa tra l’accuratezza dei due algoritmi, indicando così l’affidabilità di una diagnosi effettuata utilizzando l’algoritmo computerizzato.
Sebbene sia necessario effettuare ulteriori studi su più ampie e differenti popolazioni, i primi risultati lasciano ben sperare che l’ausilio dei computer possa dare ai pazienti maggiori garanzie di precisione della diagnosi e agli oftalmologi più tempo da dedicare ai pazienti bisognosi di cure.
Fonte: 13 maggio 2010, Opthalmology, Advance online publication