Danni e rischi del fumo di sigaretta

In collaborazione con gli Esperti della Società Italiana di Medicina Interna (Simi)

Il fumo di sigaretta è considerato il principale fattore di rischio per le patologie respiratorie, le malattie cardiovascolari, i tumori al polmone, al cavo orale, alla laringe e diversi altri tipi di neoplasie. Il fumo, attivo o passivo, produce in tutto l’organismo diversi effetti dannosi, tra cui un maggior rischio di diabete di tipo 2 e di complicanze in chi il diabete ce l’ha già diagnosticato. Tale rischio cresce con il numero di sigarette che si fumano e con la presenza di altri fattori di rischio. Ogni 31 maggio, quando si celebra la Giornata Mondiale senza Tabacco (World No Tobacco Day) per sensibilizzare ai danni e ai rischi del fumo di sigaretta, gli Esperti di numerose Associazioni e Società scientifiche (per esempio la SIMI, Società Italiana di Medicina Interna) informano sulle ultime conoscenze e raccomandano di smettere di fumare, in particolare ai soggetti con malattie croniche. Anche l’Istituto Superiore di Sanità aggiorna sulle numerose iniziative legate alla dipendenzada fumo (tabagismo). Quest’anno, il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha organizzato il convegno “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale” durante il quale ha presentato il Rapporto Nazionale sul Tabagismo, la nuova Linea Guida per il trattamento della dipendenza da tabacco e dalla nicotina e ha ricordato la disponibilità di strumenti come la piattaforma “Smettodifumare.iss.it” e il Telefono Verde contro il Fumo (800 554088).

Il fumo è tra i fattori di rischio modificabili, quello che più impatta sulla salute

Nonostante anni di campagne di sensibilizzazione, i fedelissimi alle “bionde” in Italia superano ancora i 12 milioni (24,2% della popolazione), sono più uomini che donne, il 43% circa concentrati nella fascia d’età 25-44 anni e soprattutto con una insidiosa tendenza all’aumento dagli anni della pandemia. Triplicate in appena 3 anni anche le persone che fumano sigarette a tabacco riscaldato (3,3% nel 2022, contro l’1,11% del 2019) e considerate dal 36,6% delle persone ‘meno dannose’ delle sigarette tradizionali.

Il fumo fa male a tutti ma a chi ha meno di 20 anni fa malissimo. Molti studi hanno dimostrato che anche con ‘sole’ 15 sigarette al giorno, la capacità respiratoria diminuisce del 5%; inoltre, il fumo in giovane età pregiudica lo sviluppo dei polmoni, soprattutto nelle ragazze in cui questo processo di maturazione si completa prima che nei ragazzi.

“Il fumo: fattore di rischio ‘internistico’ da combattere con tutti i mezzi. Ad iniziare proprio dai giovanissimi” SIMI, 2023

In occasione della Giornata Mondiale contro il Tabacco (World No Tobacco Day) che si celebra nel mondo il 31 maggio di ogni anno, ricordano come “il fumo sia un potentissimo fattore di rischio (ma la buona notizia è che si tratta di un fattore ‘modificabile’) che impatta negativamente su tutto l’organismo: non solo per l’aumentato rischio di patologie tumorali, ma anche per i danni al sistema cardiovascolare, polmonare, riproduttivo, alla salute di ossa, denti e occhi”.

Importante dunque promuovere campagne 3.0 che parlino soprattutto a giovani e giovanissimi. La lotta alle bionde (ma anche alle loro declinazioni elettroniche e riscaldate) va mirata soprattutto ai giovanissimi per evitare che il danno si accumuli nel tempo, ipotecando la loro salute di adulti. E intanto bisogna aiutare i fumatori a ‘pentirsi’, fornendo loro aiuti strutturati per smettere. E continuare a fare ricerca sui possibili danni delle ‘sigarette’. Anche quelle del terzo millennio”.

Un discorso a parte merita il cervello di adolescenti e giovani, molto più vulnerabile alle conseguenze negative della nicotina, perché più prono a sviluppare dipendenza, deficit di attenzione, disturbi dell’umore; l’esposizione alla nicotina può fare inoltre da primer all’impiego di altre sostanze da abuso e riduce il controllo degli impulsi. “Non basta lanciare l’allarme – afferma il prof. Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Medicina Interna – servono anche iniziative concrete e lanciare delle ‘ciambelle di salvataggio’ per aiutare le persone ad abbandonare le sigarette. Servono più centri anti-fumo, in grado di fare un counselling appropriato e instradare i fumatori verso il miglior percorso di cessazione.” E la soluzione non può essere affidata alle ‘alternative.  “I CDC americani – ricorda il prof. Sesti – mettono in guardia dal fatto che l’uso di ‘e-cig’ può aumentare il rischio di utilizzo di nicotina e altri prodotti di tabacco, portando addirittura gli ex fumatori a ricadere nella trappola della nicotina e del tabacco, ritardano la cessazione del fumo tra i fumatori attivi. Anche nel caso delle e-cig, c’è anche il rischio dell’esposizione all’aerosol ‘passivo’, il cui perimetro di rischio non è ancora stato definito con certezza. Bisogna insomma continuare a fare ricerca per studiare a fondo l’impatto di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sulla salute”.

Il fumo infatti può danneggiare l’organismo in tantissimi modi, portando allo sviluppo non solo di tumori ma aprendo la strada anche a tante patologie croniche.

“Aumento dello stress ossidativo, infiammazione, danno diretto al DNA sono alcuni dei meccanismi attraverso i quali si declina il danno da sigarette; le tossine aspirate nei polmoni, attraverso il torrente sanguigno, arrivano in tutte le parti del corpo. Ecco perché il fumo può essere considerato a tutti gli effetti il nemico numero uno degli ‘internisti’, oltre ovviamente della salute dei fumatori. “Gli effetti del fumo – spiega il prof. Sesti – si fanno sentire sull’apparato cardiovascolare, dove contribuiscono all’aumento di aneurismi dell’aorta, cardiopatia ischemica, ictus e arteriopatie periferiche. Sull’apparato respiratorio, dove provocano un aumento di bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), asma e polmoniti. Importante anche l’impatto del fumo materno sul sistema riproduttivo con un aumento delle morti fetali, di nati morti e di ritardato concepimento; mentre nell’uomo è un importante fattore di rischio per disfunzione erettile”.

“Per non parlare poi dei tumori- ricorda il prof. Nicola Montano, presidente eletto della Società Italiana di Medicina Interna – Il 30% circa di tutti i decessi correlati a neoplasie (e fino all’80-90% di quelli per tumore del polmone) è attribuibile al fumo, chiamato in causa direttamente per i tumori di orofaringe, laringe, esofago, polmone, cervice, rene, vescica, pancreas, stomaco e per le leucemie. Accanto a questo vanno aggiunte anche cataratta, parodontopatia, osteoporosi e aumentato rischio di fratture del femore.” Per i suoi effetti sul sistema immunitario, il fumo è un fattore di rischio per infezioni (soprattutto respiratorio), ma anche per malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide”.

Significativo infine l’impatto delle sigarette sulle persone con diabete, nelle quali aumenta il rischio di complicanze: nefropatia, perdita della vista, arteriopatia e neuropatia periferica; recenti studi imputano al fumo anche un aumentato rischio del 30-40% di sviluppare diabete di tipo 2, rispetto ai non fumatori.

Ecco cosa succede nel fisico quando NON SI FUMA da:

8 ORE
I livelli di nicotina e monossido di carbonio nel sangue si riducono della metà e i livelli di ossigeno ritornano normali.

24 ORE
Il monossido di carbonio viene eliminato dal corpo e i polmoni iniziano ad espellere le sostanze nocive depositate nel tessuto.

48 ORE
Non c’è più traccia di nicotina nel corpo, si riscoprono odori e sapori.

72 ORE
Il respiro diventa più facile, vi è un progressivo rilassamento bronchiale e una diffusa sensazione di benessere.

2 SETTIMANE
Migliorano i parametri della circolazione sanguigna.

6 MESI
La pelle del viso riacquista colorito, tonicità ed elasticità, recuperando 10 anni di età biologica.

9 MESI
Le ciglia vibratili dell’apparato respiratorio, precedentemente paralizzate dal catrame, riprendono la loro attività per difendere dalle infezioni.

5 ANNI
Il rischio di problemi cardiaci e polmonari si dimezza.

10 ANNI
Il rischio di problemi cardiaci e polmonari diminuisce e si allinea a quello di chi non ha mai fumato.

6 MITI METROPOLITANI DA SMENTIRE

1 NON È VERO che se non si riesce subito a smettere non si riesce più.
Non tutti riescono al primo colpo e le statistiche confermano che chi ha già fatto alcuni tentativi, prima o poi arriva a quello definitivo.

2 NON È VERO che si ingrassa inevitabilmente.
È vero che recuperare l’olfatto e i sapori stimola a mangiare di più. Gli eventuali chili assunti vengono persi nel giro di qualche mese, se si aumenta l’attività fisica e si controlla l’alimentazione.

3 NON È VERO che la crisi di astinenza è insuperabile.
Basta attendere pochi minuti, bere dell’acqua, respirare a fondo e le crisi si faranno sempre più rare; quando arriveranno saprete che dureranno sempre di meno e come fare per superarle.

4 NON È VERO che fumare poco non fa male.
Anche una sola sigaretta sprigiona 4mila sostanze tossiche.

5 NON È VERO che “…con tutto quello che si respira, cosa vuoi che sia una sigaretta?”.
Il fumo di tabacco contiene prodotti tossici 400 volte più alti dei livelli per i quali in una città viene fermata la circolazione delle auto.

6 NON È VERO che fumare il sigaro o la pipa fa meno male.
I fumatori di sigari e di pipa, non aspirando il fumo, corrono un rischio minore di contrarre il cancro dei polmoni, rispetto ai fumatori di sigarette che aspirano il fumo, mentre rimane inalterato, se non aumenta, il rischio per i tumori del cavo orale (lingua, labbra, gola).

Leggi anche

Risorse utili

  • Smettodifumare.iss.it
    Una piattaforma dedicata a coloro che hanno deciso di smettere di fumare che offre informazioni, sostegno concreto e strategie utili per abbandonare la sigaretta, prevenire o far fronte a una ricaduta. Il progetto nasce dal lavoro di un’equipe multidisciplinare di professionisti per sensibilizzare i fumatori nella scelta di un percorso di cessazione da seguire anche in autonomia. Sono presenti:

    • un elenco aggiornato sui Centri Antifumo di tutta Italia e dei servizi ambulatoriali che offrono;
    • informazioni sul tabagismo e i suoi effetti sulla salute, sui benefici della cessazione a breve, medio e lungo termine e anche sui rischi dell’esposizione al fumo passivo.
  • La piattaforma per smettere di fumare
  • Il Telefono Verde contro il Fumo – 800 554088 del Ministero della Salute
    Numero presente dal 2016 (D.L.vo n. 6 del 2016) sui pacchetti di sigarette, è un servizio nazionale, anonimo e gratuito, promosso dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità.
  • Grow Food, Not Tobacco
    La campagna di sensibilizzazione promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per il 2023. “Abbiamo bisogno di cibo, non di tabacco – We need food, not tobacco. La campagna, si pone l’obiettivo di incoraggiare la sostituzione delle coltivazioni di tabacco con colture sostenibili, al fine di contenere la crisi alimentare globale. Sono infatti circa 3,5 milioni gli ettari di terreno che ogni anno, nel mondo, vengono convertiti alla coltivazione del tabacco, attività che contribuisce anche alla deforestazione di 200 mila ettari all’anno. La campagna 2023 invita, dunque, i governi a sviluppare politiche e strategie adeguate per consentire ai coltivatori di tabacco di convertire le loro coltivazioni in colture alimentari che consentirebbero una vita migliore anche alle proprie famiglie. La convenzione quadro dell’OMS sul controllo del tabacco (WHO Framework Convention on Tobacco Control) propone, inoltre, soluzioni alternative per la promozione di politiche economicamente vantaggiose per i lavoratori del tabacco, i coltivatori e i venditori individuali e per il miglioramento della protezione dell’ambiente e della salute delle persone.
  • Mihirkumar P Parmar, Mankirat Kaur, et al – A Systematic Review of the Effects of Smoking on the Cardiovascular System and General HealthCureus 2023 Apr 24;15(4):e38073
  • Il Rapporto nazionale sul tabagismo 2022
    Ilaria Palmi, Claudia Mortali, Renata Solimini, Guido Mortali, Roberta Pacifici, Luisa Mastrobattista, Atti XXIV Convegno Nazionale Tabagismo e SSN Tabaccologia 2-2022
  • Giornata mondiale senza tabacco
    Una guida aggiornata redatta dagli Esperti dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma suddivisa in diverse tematiche d’interesse:

    • Fumo passivo e bambini
    • Fumo di tabacco di prima, seconda e terza mano
    • Fumo e allattamento: rischi per mamma e neonato
    • Inquinamento e salute dei bambini
    • Inquinamento atmosferico e patologie respiratorie
    • Fumo attivo, passivo e di terza mano
  • LILT – Lega Italiana Lotta contro i Tumori »
  • Clinical Effects of Cigarette Smoking: Epidemiologic Impact and Review of Pharmacotherapy Options. Int J Environ Res Public Health2017 Sep 28;14(10):1147
  • U.S. Department of Health and Human Services. E-Cigarette Use among Youth and Young Adults: A Report of the Surgeon General. Department of Health and Human Services, Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Office on Smoking and Health; Atlanta, GA, USA: 2016
  • Centers for Disease Control and Prevention Office of Smoking and Health. E-Cigarette Information. U.S. Department of Health and Human Services, Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Office on Smoking and Health; Atlanta, GA, USA: 2015

 

Potrebbero interessarti