A cura di Motore Sanità e Diabete Italia Onlus
Rapida diagnosi, presa in carico efficace e accesso alle innovazioni: solo così potrà migliorare la situazione in Sardegna
Il diabete rappresenta una patologia cronica la cui condizione spesso polipatologica, richiede una gestione multidisciplinare complessa che la recente pandemia Covid19 ha evidenziato in modo drammatico. In tal senso, le Regioni devono rivedere l’organizzazione della rete assistenziale. In Italia, è la Regione Sardegna a detenere il triste primato di incidenza di diabete di tipo 1, con oltre 12.000 adulti, più di 1.500 under 18 e circa 120 nuovi casi di diabete tipo 1 diagnosticati nella fascia di età 0-14 anni. A livello mondiale, la Sardegna si colloca seconda solo alla Finlandia, nella fascia adolescenziale. Oggi, per fortuna ci sono innovazioni tecnologiche (farmaci e devices) che consentono una qualità della vita pressoché normale per chi soffre di diabete tipo 1. Motore Sanità e Diabete Italia Onlus insieme, con lo scopo di far confrontare Istituzioni, Clinici e Associazioni di Pazienti, hanno di recente organizzato il Webinar ‘La pandemia diabete in Regione Sardegna’.
Avviare una stagione di riforme a favore dei pazienti con diabete
“Questo è il primo webinar promosso da Diabete Italia per incontrare le Regioni. Non a caso è stata scelta la Sardegna: si tratta della Regione italiana con la maggiore incidenza di diabete di tipo 1 in Italia e, probabilmente, tra le maggiori per diabete tipo 2 di cui però manca un registro epidemiologico. Nonostante questi dati, questa realtà fatica a trovare un equilibrio gestionale che permetta un accesso più equo a farmaci e devices e, più in generale a percorsi di cura condivisi e definiti. La nostra iniziativa intende analizzare le difficoltà e i motivi per cui esistono le carenze descritte creando un momento di condivisione che possa avviare una stagione di riforme a favore della popolazione diabetica garantendo la sostenibilità del sistema”, ha spiegato Stefano Nervo, Presidente Diabete Italia.
Differenze e criticità dei Sistemi Sanitari Regionali
“C’è un dibattito aperto da tempo nel nostro Paese e che riguarda le differenze e le disuguaglianze che contraddistinguono i vari Sistemi Sanitari Regionali. Differenze che la pandemia Covid-19 ha accentuato ancor di più facendo emergere in tutta la sua gravità le criticità e i ritardi soprattutto in quelle Regioni già notoriamente in difficoltà. L’esempio più eclatante riguarda l’approccio e l’assistenza alle malattie croniche come per esempio il diabete. Chi ha a che fare con questa patologia, infatti, trova soluzioni terapeutiche e accesso alle cure diverse a seconda di dove risiede. Diabete Italia, dove al suo interno trovano spazio e aderiscono le componenti del volontariato ma anche delle Società Scientifiche, ha maturato l’idea che occorra procedere a una ricognizione puntuale delle criticità e delle differenze che riguardano la cura e l’assistenza alle persone con diabete nelle varie Regioni al fine di poter elaborare proposte organizzative alternative e comuni in coerenza con i reali bisogni. La Sardegna che rappresenta una Regione particolare sia sul piano epidemioblogico sia su quello organizzativo per alcuni annosi ritardi che si trascina come una discreta limitazione prescrittiva che riguarda l’accesso ai device e ai farmaci innovativi, ci è sembrato potesse essere un punto di partenza molto interessante nell’attività che Diabete Italia vuole appunto portare avanti”, ha dichiarato Marcello Grussu, Comitato Coordinamento Diabete Italia, Presidente ANIAD Nazionale.
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