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Inaugurato a Brindisi nuovo ambulatorio per giovani con diabete tipo 1
Il diabete tipo 1 è una patologia complessa nella gestione, spesso sfiancante nella routine quotidiana, per questo ha bisogno di un percorso di cura personalizzato, dall’esordio alla terza età perché dal diabete tipo 1 non si guarisce.
Piede diabetico: quando è necessario rivolgersi a un centro specialistico?
Tutte le volte che si nota una lesione sospetta al piede, un’<strongbabrasione, una piccola ferita che perdura, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico di famiglia o al diabetologo del proprio centro di cura se è possibile in tempi rapidi.
Diabete tipo 1: #AIUTACIAGUARIRE è la prima campagna di awareness creata da giovani e adulti con la malattia
#AIUTACIAGUARIRE è la richiesta che le persone con diabete di tipo 1 fanno a chi non conosce la malattia. È il messaggio lanciato dalla prima campagna di awareness completamente creata da giovani e adulti con il diabete tipo 1, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete 2020, che si celebra il 14 novembre di ogni anno.
Terapia del DT2: gli analoghi del GLP-1 sono farmaci intelligenti. Perché?
Il GLP-1 è un ormone prodotto dalle cellule L della mucosa intestinale; è essenziale per la tolleranza al glucosio e agisce legandosi a uno specifico GLP-1 recettore. Stimola la secrezione di insulina e inibisce la secrezione del glucagone da parte del pancreas.
#EASD2020 - È italiana la ricerca internazionale sul diabete
Appuntamento memorabile per la Ricerca Italiana e la SID al 56° Congresso Annuale dell’EASD. Il Presidente dell’EASD 2020 è infatti il prof. Stefano Del Prato e il premio Minkowski è andato al prof. Gianpaolo Fadini dell’Università di Padova.
Metformina, dieta e cancro
Una dieta che abbassi la glicemia insieme all’assunzione di metformina possono far “morire di fame” le cellule tumorali. È quanto emerge dai risultati di una ricerca italiana sostenuta dalla Fondazione AIRC e pubblicata sulla prestigiosa rivista Cancer Cell.
Standing ovation a chiusura di un grande evento: Diabeteasy #2 a Bologna
Diabeteasy #2, seconda edizione, evento che ha radunato tra i relatori alcuni ricercatori e medici di altissimo livello internazionale per parlare dello stato della ricerca per il trattamento del diabete di tipo 1, tra terapie e tecnologie innovative.
#6 - Il trapianto è vita
Ritornando indietro nel tempo a quei momenti in cui ho - come dico io - gozzovigliato, senza ascoltare il mio primario, ricordo quando mi disse senza giri di parole: “Guarda che le complicanze prima o poi busseranno alla tua porta”. Avrei dovuto ascoltarlo e invito tutti ad ascoltare i medici perché le complicanze evolvono in modo silente.
Gestione del Diabete di tipo 1: AMD elabora il primo PDTA
Dalla tecnologia al coinvolgimento empatico del paziente, gli esperti hanno fatto il punto su tutte le novità nella gestione del diabete tipo 1 (DMT1) e hanno illustrato il primo Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) certificato, interamente focalizzato su questa patologia.
Cellule alfa possono 'cambiare identità' e produrre insulina
Le cellule alfa del pancreas possono, in caso di necessità, cambiare identità e funzioni. E, soprattutto, possono mantenere queste nuove caratteristiche nel tempo. E' quanto suggerisce uno studio che lascia intravedere nuovi scenari di terapia per il diabete.
Chi svilupperà il diabete di tipo 1? Dall’insulina “ossidata” un nuovo esame del sangue per scoprirlo
Uno studio internazionale presentato al 54° EASD di Berlino che raccoglie i massimi esperti nell’area diabetologica, ha scoperto che l’insulina ‘arrugginita’ dai radicali liberi prodotti nel corso dell’infiammazione viene riconosciuta come una sostanza estranea dal sistema immunitario che comincia così a distruggere le cellule beta pancreatiche produttrici di insulina.
#GMD17/#WDD17 – La giornata mondiale del diabete 2017
La giornata mondiale del diabete – il 14 novembre 2017 - quest’anno è dedicata alle donne. In realtà la campagna di sensibilizzazione “IL NOSTRO DIRITTO AD UN FUTURO PIÚ SANO. AGISCI OGGI PER CAMBIARE DOMANI” durerà dal 6 al 18 novembre 2017.
Diabete tipo 1: la ricerca scientifica di Novara passa dal DRI di Miami
Firmato un importante accordo di collaborazione tra la Diabetologia dell’ Ospedale Maggiore della Carità di Novara e il Diabetes Research Institute (DRI), centro di eccellenza di Miami diretto dal professor Camillo Ricordi, che ha costruito e realizzato la tecnica e le strutture per il trapianto di insule pancreatiche nell'adulto con diabete.
Regione Lombardia: in arrivo a fine maggio delibera regionale per dispositivo gratuito per il monitoraggio della glicemia senza punture
L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera ha dichiarato che entro la fine del mese di maggio 2017 in Regione verrà presentata “alla Giunta una delibera che disporrà l'offerta gratuita del sistema di monitoraggio 'Free Style Libre'.
Il Diabete giovanile: se ne parlerà il 6 maggio a Novara
Obiettivo dell’incontro del 6 maggio è quello di far conoscere, condividere esperienze e saperne di più sul ‘mondo del diabete giovanile’, un tema che interessa sempre più famiglie italiane e che è particolarmente critico sia per il periodo delicato di crescita dell’adolescenza sia per lo stile di vita troppo spesso non adeguato.
Diabete giovanile, tutela legale e prospettive terapeutiche
6 maggio 2017 - c/o Teatro Faraggiana Novara. Interviene il Prof. Camillo Ricordi: "Dal trapianto del pancreas endocrino, alle strategie per bloccare l'autoimmunità e rigenerare cellule che producono insulina".
C’è aria di grandi novità in Agd Novara: “Lo studio di Camillo Ricordi”
Se ne sono accorti i numerosi genitori di bambini e ragazzi con diabete di tipo 1, riuniti sabato 17 dicembre 2016, a Novara, nell’Aula Magna dell’Ospedale Maggiore per un convegno di aggiornamento sulle attività 2016/2017.
Globuli rossi: che cosa sono, a cosa servono
I globuli rossi (eritrociti, emazie) sono le cellule più piccole e numerose in circolazione nel sangue, sono privi di nucleo e sono responsabili del trasporto dell’ossigeno e di parte dell’anidride carbonica ai e dai tessuti.
Torna ‘Il mio naso ribelle’ - 4° edizione della campagna sulla citologia nasale
Molto importante per la diagnosi di numerose malattie nasali è la citologia nasale che studia le variazioni delle alle cellule presenti nel naso a seguito di malattie infiammatorie.
Epigenetica e complicanze DMT2
L’epigenetica è una branca della genetica che studia i fattori in grado di modificare l’espressione dei geni, senza alterare la sequenza dei nucleotidica del DNA (i nucleotidi sono i “mattoni” di cui il DNA è costituito).
Il danno dei piccoli vasi periferici
Le complicanze microvascolari, tipiche del diabete, interessano i piccoli vasi della circolazione periferica, soprattutto a carico di occhi (retinopatia), reni (nefropatia) e sistema nervoso (neuropatie periferiche).
FDA USA approva il primo sistema di app mobili per il monitoraggio del diabete
Consente di controllare da lontano i livelli del glucosio mettendo in comunicazione diabetici e familiari. Un altro passo avanti della tecnologia al servizio delle persone diabetiche e dei loro familiari.
Diabete tipo 1: le infezioni virali contratte durante la gravidanza possono aumentare il rischio futuro per il bambino?
L'incidenza del diabete di tipo 1 nei bambini piccoli sta aumentando rapidamente in tutto il mondo, e fino ad ora non è stato possibile identificare con precisione le numerose cause che sembrano essere coinvolte.
Glicemia prima e dopo un pasto
La glicemia, a digiuno, varia generalmente in un intervallo compreso tra i 60 e i 110 mg/dl. È importante che il livello di glucosio nel sangue si mantenga costante. La persistenza di valori più elevati (iperglicemia), può portare nel tempo alle complicanze tipiche del diabete.
I dati epidemiologici del diabete mellito di tipo 1 in Italia
Il controllo sistematico nei bambini dei nuovi casi di Diabete mellito di tipo 1 (Dm1) ha una grande importanza, non solo per lo studio delle cause della malattia, ma anche per avviare politiche di prevenzione e di cura; poiché non sono disponibili dati sull’incidenza di questa malattia nel nostro paese.
Qual è la differenza tra il diabete di tipo 1 e di tipo 2?
Sia pure con modalità differenti nei vari tipi di diabete, l’effetto principale delle alterazioni metaboliche presenti nel diabete è sempre lo stesso: troppo glucosio nel sangue (iperglicemia).
Che cosa s'intende per "resistenza all'insulina"?
Con tale espressione si intende che, anche nel caso in cui il vostro organismo sia in grado di produrre insulina, non riesce a utilizzarla in modo adeguato a consentire il passaggio del glucosio nelle cellule e quindi a garantire loro la principale fonte energetica.
Qual è il compito dell'insulina?
Il principale compito dell'insulina, un ormone prodotto dal pancreas, è quello di agire come una chiave, in modo da consentire al glucosio – ricavato dagli alimenti che contengono carboidrati – di passare dal sangue dentro le cellule in cui viene utilizzato come fonte di energia.
Che cos’è il diabete?
Il diabete mellito è una malattia che interessa il metabolismo glucidico, con decorso cronico e che insorge quando l’organismo non riesce più a produrre un'appropriata quantità di insulina, con conseguente aumento dei livelli plasmatici di glucosio.
Nuove scoperte per arginare l’epidemia di diabete
Un’epidemia che non accenna a rallentare, quella del diabete nel mondo: in Italia i malati sono circa quattro milioni, e 27 mila le persone che muoiono ogni anno a causa di patologie correlate al diabete; sono oltre 480mila i ragazzi italiani con diabete giovanile di tipo 1 con meno di 14 anni.
Sintesi e ruolo dell'insulina
L’ormone insulina viene prodotto da cellule specializzate (cellule beta o β) che si trovano in particolari aree (Isole di Langherans) del pancreas. Il pancreas è una voluminosa ghiandola che svolge una duplice funzione: produrre enzimi digestivi ed ormoni.
La dieta mediterranea può diminuire il rischio di diabete di tipo 2
Una dieta a basso indice glicemico e che corrisponda alle caratteristiche della dieta mediterranea può avere un effetto protettivo nei confronti del diabete di tipo 2: questa la conclusione di una ricerca del Dipartimento di Epidemiologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’ di Milano
Anche per i bambini il grasso addominale è un fattore di rischio di diabete
Si è svolto nelle scorse settimane a Milano il Meeting internazionale di Endocrinologia pediatrica, nel corso del quale è stato affrontato il problema del grasso viscerale, quello che circonda gli organi interni, come fattore predittivo del rischio di diabete anche nella popolazione pediatrica.
Una sostanza potrebbe bloccare l’obesità e il diabete
Una ricerca coordinata da Daniele Piomelli ha scoperto una sostanza che apre la possibilità di sviluppare nuovi farmaci contro l’obesità, il diabete e altre patologie metaboliche.
In una nuova molecola nuove prospettive contro il diabete
è stata presentata una nuova molecola frutto di una ricerca italiana, Reparixin, che offre “una incoraggiante prospettiva” per bloccare fin dall’inizio il diabete di tipo 1
Diabete: bisogna aumentare la ricerca
Incrementare la ricerca per capire meglio la malattia e migliorare le terapie, questo l’auspicio dell’International Diabetes Federation che ha lanciato un appello che è stato già accolto dalla Fondazione Europea per lo Studio del Diabete (Efsd) in partnership con l’azienda farmaceutica Boehringer Inghelheim
L’acido folico potrebbe aiutare nella cura del piede diabetico
Sono numerosi gli studi in corso nel mondo per valutare la possibilità di usare l’acido folico per la cura di varie patologie, fra cui il piede diabetico. Uno di questi studi è stato condotto dall’iraniano Mansooreh Bagheri e colleghi, del Centro di Ricerca Medica dell’Università di Shiraz.
Attività fisica per un cervello sano
Che l’esercizio fisico faccia bene è risaputo; ora si sa che fa bene anche al cervello, ma perché faccia bene non è ancora chiaro.
Lo scheletro funziona come un organo e produce ormoni
Nel corso di un convegno sull’endocrinologia dell’osso che si è tenuto recentemente a Roma, è stata presentata una scoperta che apre nuove scenari diagnostici: il rischio di diabete o l’infertilità potranno essere previsti grazie a una radiografia o ad altri esami delle ossa.
Il grasso bruno aiuta a controllare il peso
Nel corso di una ricerca del Joslin Diabetes Center dell’Harvard Medical School di Boston è stato identificato il ruolo del tessuto adiposo bruno, che aiuta a bruciare le calorie, al contrario del grasso bianco, che invece ne favorisce l’accumulo.
Nel futuro diabete e obesità, una vera epidemia
Rappresentano già un grave problema di sanità pubblica: il diabete di tipo 2 e l’obesità sono caratterizzati da tassi di incremento che li stanno facendo diventare la più grande epidemia dei tempi moderni.
Una proteina potrebbe indicare il rischio di diabete di tipo 1
Uno studio condotto su topi da un gruppo di ricercatori della Georgia Health Sciences University di Augusta, coordinati da Sharad Purohit, ha messo in luce che una scarsa presenza dell’antagonista recettoriale dell’IL1 (Interleuchina 1) nei bambini, può aumentare la possibilità che in futuro possano essere colpiti dal diabete di tipo 1.
Dalla bocca le staminali contro diabete e demenza
Una ricerca condotta dall’Università di Tel Aviv apre nuovi scenari per la cura del diabete, delle malattie neurodegenerative, di quelle autoimmuni e dei disturbi cardiaci: nella bocca ci sono cellule staminali che hanno un comportamento simile a quelle embrionali e non invecchiano, anche nelle persone anziane.
L’aumento di vitamina D può ritardare il diabete
Secondo una ricerca condotta dal Tufts Medical Center di Boston, la supplementazione di vitamina D potrebbe migliorare la funzionalità delle cellule pancreatiche del 15-30% nelle persone a rischio di diabete di tipo 2.
Nuovo trattamento del diabete dalla manipolazione cellulare
Al Forum Mediterraneo in Sanità 2011, che si è tenuto nei giorni scorsi a Palermo, sono stati presentati i risultati della sperimentazione di una nuova terapia per la cura del diabete, messa a punto da una squadra di specialisti dell’Università di Palermo, che è basata sulla manipolazione cellulare per produrre insulina e coinvolge la zona oculare che si trova fra la cornea e la sclera.
La scarsità di una proteina nel sangue può predire il diabete di tipo 1
La presenza nel sangue dei bambini di livelli bassi dell’antagonista del recettore dell’interleuchina-1 (IL-1ra) potrebbe far prevedere il rischio del futuro sviluppo di diabete di tipo 2 ma i ricercatori americani della Georgia Health Sciences University di Augusta, che hanno fatto la scoperta, avrebbero già trovato un rimedio.
Una proteina forse la causa di obesità e di diabete di tipo 2
La rivista Journal of Neuroscience ha pubblicato una ricerca della Yeshiva University secondo la quale una della cause dell’obesità e del diabete di tipo 2 potrebbe essere una molecola che interagisce con le cellule dell’ipotalamo.
Poche proteine in gravidanza aumentano il rischio di diabete nei figli
Secondo una ricerca dell’Università di Cambridge ci sarebbe una relazione fra l’alimentazione delle donne in gravidanza e il rischio futuro di diabete per i figli. La causa della comparsa del diabete sarebbe nella sensibilità del gene HNF4A alla dieta della madre e potrebbe essere ereditaria.
Gli anacardi sono anti-diabetici naturali
Le équipe di due università hanno scoperto che i semi, le foglie e la corteccia dell’anacardo conterrebbero composti attivi come l’acido oleico, ricchi di virtù antidiabetiche, stimolando l’assorbimento da parte dei muscoli del glucosio necessario per la produzione dell’energia.
Le ulcere da diabete curabili grazie alle staminali
Il chirurgo plastico Marco Moraci ha messo a punto una tecnica innovativa per le ulcere diabetiche gravi, nel Centro di Biotecnologie applicate alle Scienze Medico-Chirurgiche della Seconda Università di Napoli.
Scoperta la relazione fra diabete, obesità e aterosclerosi
Importanti novità per la cura di patologie invalidanti come il diabete e l’obesità sono prospettate dalle ricerche di Saverio Cinti, direttore dell’istituto di Anatomia dell’Università Politecnica delle Marche.
Nuove terapie dell’obesità possibili grazie alle cellule adipose
Lo studio delle cellule adipose apre nuove prospettive per la biologia cellulare e per la terapia del diabete, dell’obesità e di tutte le patologie che potranno giovarsi dell’uso delle cellule adipose staminali
Rallentare lo sviluppo della retinopatia si può. Consigli e raccomandazioni
Impara a dedicare tempo ai tuoi occhi per controllare regolarmente la loro salute, qualsiasi sia il tuo diabete ne vale veramente la pena. Una buona prevenzione è fondamentale e spesso più efficace delle cura.
Il trapianto di cellule del pancreas potrebbe curare il diabete
Secondo una ricerca di Camillo Ricordi del Diabetes Research Institute and Cell Transplant Center dell’Università di Miami (Usa) in futuro si potrebbe curare il diabete con la terapia cellulare.
Scoperta in Australia la causa della resistenza all’insulina
Un gruppo di ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research di Melbourne guidati dal diabetologo Len Harrison, ha scoperto il legame fra obesità e diabete: la resistenza all’insulina, causa quindi del diabete, sta nelle cellule infiammatorie che si trovano nelle riserve di grasso corporeo.
Anacardi, anti-diabetici naturali
Secondo i ricercatori dell’Università canadese di Montreal e quelli dell’Università di Yaoundé in Camerun, i semi, le foglie e la corteccia dell’anacardo conterrebbero composti attivi come l’acido oleico, ricchi di virtù antidiabetiche, stimolando l’assorbimento da parte dei muscoli del glucosio necessario per la produzione dell’energia.
Sento sempre parlare di malattie cardiovascolari. Quali sono?
Le malattie cardiovascolari sono le patologie che colpiscono il cuore o i vasi sanguigni. Il danno provocato da queste malattie può far si che, in determinati distretti, non giunga una quantità di sangue adeguata alle esigenze metaboliche.
Cellule staminali dell'occhio potrebbero curare il diabete
In una zona dell’occhio si trovano cellule staminali che si possono prelevare facilmente e, opportunamente trattate, possono essere riprogrammate per diventare beta-cellule, uguali a quelle del pancreas, che producono l’insulina e che non funzionano nei diabetici di tipo 1 e nel tempo non funzionano anche in quelli di tipo 2.
Trapianto di cellule suine nelle persone con diabete potrebbe sostituire iniezioni di insulina
Nel corso del convegno dell'American Diabetes Association, che avrà luogo nel mese di giugno, verranno presentati i risultati di una sperimentazione su soggetti umani del trapianto di cellule suine che producono insulina.
Ridurre il grasso nel sangue per curare il diabete e malattie cardiovascolari
Nel corso di esperimenti effettuati su cavie, i ricercatori dell’Università di Alberta coordinati dal dottor Richard Lehner, hanno scoperto che diminuendo l'attività dell'enzima Tgh si ottengono risultati significativi per abbassare la quantità di grasso nel sangue e migliorare il metabolismo del glucosio.
Uomini diabetici: alta concentrazione di ferritina protegge da malattie cardiovascolari
Gli uomini con diabete di tipo 2 che presentano alti livelli di ferritina mostrano una minor prevalenza di macroangiopatia nonostante abbiano una più severa resistenza all'insulina e più alti livelli dei marker della steatoepatite rispetto ai pazienti con concentrazioni di ferritina inferiori.
Le cellule staminali per combattere il il diabete
Una ricerca in corso, condotta dal dottor Ravi Krishnan (del Queen Elizabeth Hospital, Australia), i cui risultati parziali sono pubblicati dal sito web "Medical News", proverebbe che le cellule staminali possono venire in aiuto nella lotta al diabete.
Giornata Mondiale della psoriasi: il 24 e 25 ottobre gazebi in 40 città italiane
E´ stata presentata oggi a Roma l'edizione 2009 della Giornata Mondiale della Psoriasi.
Malati di Parkinson e diabete: dagli animali nuove speranze
Arriva dai maiali ingegnerizzati, il cui patrimonio genetico è stato cioè modificato per evitare problemi di rigetto, una nuova speranza per i malati di diabete e Parkinson.
Gli antiossidanti possono aumentare il rischio di diabete di tipo 2
Agiscono contro l'invecchiamento cellulare, ma possono interferire con le molecole protettive Ros.
Il diabete può danneggiare le ossa
Il diabete puo' danneggiare anche le ossa, aumentando il rischio di traumi e fratture. E' quanto ha scoperto un team di ricercatori americani della University of Medicine and Dentistry del New Jersey e della Boston University School of Medicine.
La dimensione delle cellule adipose predice rischio diabete nelle donne
Le donne con cellule adipose grandi hanno più probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 con il passare degli anni. Lo sostengono gli studiosi della University of Gothenburg, in Svezia, in seguito a una ricerca condotta su 1302 donne tra i 38 e i 60 anni a partire dagli anni 1974-1975.
Studio rivela gene alla base della resistenza all'insulina
Ricercatori finanziati dall'UE hanno individuato una variante genetica umana che incrementa il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Cellule di maialini iniettate nell'uomo contro diabete
Non solo influenza dai suini. Potrebbe celarsi nei maialini di un gruppo di isole remote la chiave per curare il diabete di tipo 1.
Studio identifica un nuovo gene del diabete e il suo "interruttore"
Alcuni scienziati finanziati dall'Unione europea hanno identificato un gene associato con un aumentato rischio di sviluppare il diabete e un "gene saltante" che ne disturba l'attività e che favorisce la riduzione della malattia.
Resveratrolo: nel vino rosso il segreto contro obesità e infarti
Aiuta a combattere la sclerosi multipla, contrasta l’insorgenza di obesità e diabete, previene il cancro con i suoi effetti antiossidanti e, addirittura, sarebbe anche in grado di prevenire i danni causati dall’esposizione a fonti radioattive.
PREVENZIONE - Cronaca di un diabete annunciato
Il diabete di tipo 2 parte da lontano. Prima che i classici segni della malattia, come l'eccesso di zuccheri nel sangue o l'eliminazione attraverso le urine, facciano la loro apparizione, comincia a cambiare la chimica del corpo.
Perché può osservarsi una perdita di peso?
In situazioni di carenza o assenza di insulina, le cellule non possono utilizzare il glucosio nel sangue come fonte di energia per tutte le attività e suppliscono utilizzando fonti energetiche alternative, come le proteine muscolari e i grassi di deposito con conseguente perdita di peso.
Il diabete si può prevedere 3/5 anni prima della sua comparsa
La comparsa del diabete, secondo alcuni ricercatori, si può prevedere. Accelerazioni di glucosio sarebbero tra i segnali premonitori dello sviluppo di questa malattia, secondo uno studio pubblicato dalla rivista Lancet.