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“Motiv-Azione”
È come se gli facessi sollevare dei pesi, allenandolo a immaginare cose più grandi di quanto sono in realtà. Questo lo aiuta a visualizzare in modo vivido, piacevole e appetitoso il motivo che mi spinge a compiere l’azione che voglio motivarmi a fare.
Perché la motiv-azione altro non è che il motivo che mi spinge all’azione, e fino a che non riesco a vedere tutti i motivi davvero piacevoli, entusiasmanti e appassionanti di questa attività il mio cervello, che è pigro, preferirà la scelta più comoda (adesso è di moda chiamarla “comfort zone”).
La qualità dei tuoi pensieri determina la qualità della tua vita
Dare spazio al pensiero positivo. Come un mantra giornaliero, in ogni situazione. La maggior parte delle persone è convinta che il solo patrimonio genetico determini la nostra vita, ma illustri scienziati ci dimostrano che i geni sono condizionati dalle nostre percezioni dell’ambiente che ci circonda e che possiamo fare molto con la ginnastica mentale dando spazio a pensieri positivi che ci facciano vivere meglio.
#2 – L’impatto con il microinfusore
Fabio, continuiamo il tuo racconto, ti abbiamo lasciato in un momento molto critico di depressione, dopo che ti sei reso conto di avere il diabete di tipo 1… "Effettivamente intorno a me c’era sempre un velo di tristezza … io sono una persona molto allegra, mi piace ridere e scherzare, ma gli sbalzi di glicemia mi facevano apparire sempre arrabbiato, nervoso, di cattivo umore"
Educazione terapeutica e nuove tecnologie nella gestione del diabete
Le innovazioni degli strumenti tecnologici a disposizione delle persone con diabete, soprattutto diabete di tipo 1, sono sempre più diffuse, soprattutto per quanto riguarda l’auto-controllo: esistono, infatti, diversi sistemi avanzati per il monitoraggio della glicemia.
Che cosa sono i trigliceridi?
I trigliceridi sono i grassi più diffusi, costituiscono il 90% dei grassi presenti negli alimenti e sono i principali componenti del tessuto adiposo (quelli che si depositano nei famosi cuscinetti!) e che formano il grasso viscerale intorno alla vita, il più pericoloso per la salute di cuore, vasi, cervello e rene.
Usi lo smartphone anche di notte?
Gli schermi con retroilluminazione a LED, di cui sono dotati dispositivi come smartphone, tablet che molti di noi si portano tutte le sere anche a letto, a lungo andare possono avere effetti negativi sul fisico, sulla vista e soprattutto sul ritmo sonno-veglia.
Influenza negativa dell’obesità sul cervello
Un gruppo di ricercatori ha scoperto che le dimensioni del cervello sono influenzate negativamente dai chili in eccesso e che questo provoca un’alterazione delle aree preposte all’alimentazione.
Ipertensione: killer silenzioso, quali i fattori di rischio?
L’ipertensione è di per sé una malattia cronica: ciò significa che una persona ipertesa dovrà controllare e curare la propria pressione arteriosa per tutta la vita.
Segni e sintomi di ipoglicemia
Quando sopraggiunge una crisi ipoglicemica, il cervello manda dei segnali di avvertimento, un "campanello di allarme che è a corto di zuccheri” che si manifesta sotto forma di: nausea, sensazione di fame, visione doppia.
Il danno dei grossi vasi
La macroangiopatia diabetica viene considerata una forma di ateriosclerosi, con alterazione delle pareti dei vasi sanguigni che perdono la loro elasticità e presentano placche di indurimento e ispessimento che restringono il calibro vasale ostruendo la normale circolazione.
Potrei avere una neuropatia senza saperlo?
I nervi permettono alla "periferia" del nostro organismo di comunicare con il cervello, trasportando messaggi di sensibilità, movimento, posizione nello spazio etc. Ogni danno nervoso viene chiamato "neuropatia".
Glicemia prima e dopo un pasto
La glicemia, a digiuno, varia generalmente in un intervallo compreso tra i 60 e i 110 mg/dl. È importante che il livello di glucosio nel sangue si mantenga costante. La persistenza di valori più elevati (iperglicemia), può portare nel tempo alle complicanze tipiche del diabete.
La glicemia varia a digiuno?
La glicemia, a digiuno, varia generalmente in un intervallo piuttosto ristretto, in genere tra i 60 e i 110 mg/dL.
La regolazione della glicemia
Il nostro organismo ha un bisogno costante di glucosio, la “benzina” utile per mantenere tutte le sue funzioni. In particolare, il glucosio rappresenta la fonte energetica di elezione per il sistema nervoso centrale (quindi per il nostro cervello, che non è in grado di immagazzinarlo) e per la zona midollare del rene.
Con il diabete raddoppia il calo del desiderio e l'insoddisfazione sessuale
Nelle donne con il diabete è doppia la frequenza di disfunzione sessuale femminile (FSD), insieme di condizioni che si può riassumere nella riduzione del desiderio e nell’insoddisfazione del rapporto sessuale.
Attività fisica per un cervello sano
Che l’esercizio fisico faccia bene è risaputo; ora si sa che fa bene anche al cervello, ma perché faccia bene non è ancora chiaro.
Un gene per l’ottimismo
L’edizione on-line della rivista scientifica Pnas ha pubblicato uno studio dell’Ucla che ha identificato il gene Oxtr, un gene recettore dell’ossitocina, che sarebbe collegato ad alcune positività del carattere, come la capacità di relazione, l’empatia e l’ottimismo, il senso positivo della vita.
L’invecchiamento del cervello: i fattori di rischio
Neurology ha pubblicato una ricerca della UC (University of California) Davis in base della quale fattori di rischio cardiovascolare come ipertensione, diabete, fumo, obesità, danneggiano il cervello fino a fargli perdere volume e a influire sulle funzioni esecutive.
Difetti di comunicazione fra gli emisferi del cervello causano l'ansia
Per i disturbi d'ansia generalizzati (Gad, Generalized Anxiety Disorder) una ricerca italiana avrebbe trovato una spiegazione: tali disturbi colpiscono circa il 2-3% della popolazione, provocando problemi di relazioni interpersonali che possono arrivare a compromettere rapporti personali e lavorativi.
Attività fisica contro l’ictus silenzioso
L’ictus silenzioso è una microlesione cerebrale che non ha sintomi immediatamente riconoscibili ma si può diagnosticare solo con specifici esami; negli anziani può causare danni al cervello con conseguenti problemi di memoria e difficoltà motorie.
Il cervello degli obesi invecchia più rapidamente
Secondo i risultati di una ricerca condotta dall’Università di Los Angeles il sovrappeso provocherebbe una riduzione del tessuto del cervello e il suo conseguente invecchiamento precoce che può arrivare fino a 16 anni.
A braccia incrociate per sentire meno dolore
Una ricerca condotta da esperti di varie università (Milano Bicocca, Torino, Sydney e l’University College di Londra) ha dimostrato che incrociando le braccia, mettendo la mano destra sulla parte sinistra del corpo e la sinistra su quella destra, si riesce a ridurre la sensazione dolorosa del 3% circa.
Una proteina forse la causa di obesità e di diabete di tipo 2
La rivista Journal of Neuroscience ha pubblicato una ricerca della Yeshiva University secondo la quale una della cause dell’obesità e del diabete di tipo 2 potrebbe essere una molecola che interagisce con le cellule dell’ipotalamo.
Influenza negativa dell’obesità sul cervello
Un gruppo di ricercatori della New York University School of Medicine ha scoperto che le dimensioni del cervello sono influenzate negativamente dai chili in eccesso e che questo provoca un’alterazione delle aree preposte all’alimentazione che induce a mangiare sempre di più.
La leptina, un ormone spezza-fame, meglio dell’insulina
La leptina è l’ormone spezza-fame che sugli animali da dimostrato di controllare la glicemia meglio dell’insulina e senza i suoi effetti collaterali: questa nuova terapia contro il diabete è la scoperta di Roberto Coppari, ricercatore italiano trasferito a Dallas, presso la University of Texas Southwestern Medical Center (Utsw).
Che cos’è un ictus? Quali sintomi provoca?
L’ ictus cerebrale è una malattia cardiovascolare causata dal mancato arrivo di sangue in una zona del cervello, molto simile a quello che succede al cuore durante l’infarto del miocardio.
L'insulina influenza la temperatura corporea
Stando a uno studio dello Scripps Research Institute di La Jolla, diretta dal Dottor Manuel Sanchez-Alavez e pubblicato da Diabetes, l'insulina è coinvolta nel processo di regolazione della temperatura corporea, accelerando inoltre il metabolismo e "accendendo" il grasso bruno.
Cibo: dieta con troppi grassi "addormenta" il cervello
Una dieta ricca in grassi manda in soffitta il cervello in pochi giorni.
A dirlo è uno studio dell'Università di Oxford (Gran Bretagna), pubblicato su The FASEB Journal, secondo cui troppi grassi nell'alimentazione non solo possono ridurre la resistenza fisica, ma anche la capacità di pensare con chiarezza.
Il sistema nervoso
Il sistema nervoso centrale (SNC) è costituito da cervello e midollo spinale. Rappresenta il nostro centro di comando.