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Insulina e glucosio: perché lavorano insieme?
L'insulina e il glucosio lavorano insieme in tutto l’organismo. In risposta a vari stimoli, le cellule beta del pancreas producono l’ormone insulina, che consente di mantenere livelli di glucosio utili per il funzionamento dei tessuti.
Il glucagone: che cosa è importante sapere?
Il glucagone è il principale ormone antagonista dell’insulina. Tra le varie funzioni, promuove a livello del fegato la produzione di glucosio a partire dal glicogeno. Può essere iniettato in caso di grave crisi ipoglicemica causata da una somministrazione eccessiva o errata di insulina.
I rischi per il neonato
Con livelli elevati nel sangue (iperglicemia) nella madre, il feto produce più insulina per far fronte all'eccesso di glucosio che deriva dalla madre.
Ci sono fattori che influenzano la glicemia?
Ci sono alcuni fattori che possono influenzare la glicemia, per esempio i cibi molto zuccherini, che alzano la glicemia; l’attività fisica che l’abbassa, consentendo un maggior consumo di energia.
Il cioccolato fondente proteggerebbe dal diabete di tipo 2
Secondo uno studio della Norwich Medical School dell’University of East Anglia, nella contea di Norfolk (Inghilterra), i flavonoidi presenti in abbondanza nel cioccolato fondente avrebbero una funzione protettiva dal diabete di tipo 2.
Che cosa s'intende per "resistenza all'insulina"?
Con tale espressione si intende che, anche nel caso in cui il vostro organismo sia in grado di produrre insulina, non riesce a utilizzarla in modo adeguato a consentire il passaggio del glucosio nelle cellule e quindi a garantire loro la principale fonte energetica.
Qual è il compito dell'insulina?
Il principale compito dell'insulina, un ormone prodotto dal pancreas, è quello di agire come una chiave, in modo da consentire al glucosio – ricavato dagli alimenti che contengono carboidrati – di passare dal sangue dentro le cellule in cui viene utilizzato come fonte di energia.
Insulina e glucagone: due ormoni votati al glucosio
Il glucagone viene rilasciato dalle cellule alfa del pancreas. L'insulina viene rilasciata dalle cellule beta del pancreas.
Sintesi e ruolo dell'insulina
L’ormone insulina viene prodotto da cellule specializzate (cellule beta o β) che si trovano in particolari aree (Isole di Langherans) del pancreas.
Uno studio sulle betacellule e la produzione di insulina
Un gruppo di ricercatori del Policlinico di Siena sta lavorando a uno studio, cui partecipano anche La Sapienza – Università di Roma e l’Università di Pisa, per trovare il modo di stimolare le betacellule perché producano l’insulina necessaria all’organismo.
Contro il rischio di diabete, meno grasso e più massa muscolare
Il Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism ha in corso di pubblicazione una ricerca dell’Ucla (University of California, Los Angeles) che dimostra che, insieme al controllo del peso, aumentare i muscoli aiuta a prevenire il rischio di diabete.
Un nuovo test del sangue può segnalare il rischio di diabete di tipo 2
La rivista Nature Medicine ha pubblicato una ricerca condotta dal Cardiovascular Research Center del Massachusetts General Hospital nella quale è stato messo a punto un test ematico in grado di predire di qualche anno lo sviluppo del diabete di tipo 2.
La diagnosi del diabete influenzata dall’etnia
Secondo uno studio danese pubblicato sulla Rivista di endocrinologia e metabolismo critici «La prevalenza del diabete varia in modo significativo a seconda del metodo usato per la diagnosi»
Il glucosio monitorato da un microlaboratorio sottopelle
In base ai risultati di uno studio realizzato dai ricercatori dell’Università di San Diego, un dispositivo innestato sottopelle potrebbe in futuro permettere ai diabetici di controllare il proprio livello di glucosio.
Avere il diabete influirà sul travaglio?
Il glucosio presente in eccesso nel sangue materno stimola il pancreas fetale a produrre insulina. Alti livelli di insulina e di glucosio fanno crescere eccessivamente alcuni tessuti e determinano, in una elevata percentuale dei casi, la nascita di un bambino macrosomico (peso alla nascita superiore ai 4 chili).
Poco sonno provoca insulino-resistenza
Anche una sola notte dormendo poco ha un profondo effetto sulla regolazione metabolica e può aumentare il rischio di sviluppare il diabete: questo il risultato di uno studio realizzato dell’Università olandese Leiden Medical Center, pubblicato sul ‘Journal of clinical Endocrinology and Metabolism’.
"Acquolina in bocca": un rischio per le persone con diabete
Secondo una ricerca effettuata dalla Duke University Medical Center e pubblicata su Science Signaling, chi reagisce in maniera esagerata ai sapori o agli odori del cibo potrebbe essere affetto dalla forma più diffusa di diabete, cioè quello di tipo 2. La semplice ‘acquolina in bocca’ quindi, potrebbe costituire un segnale della presenza della malattia.
Un nuovo microchip consentirà diagnosi istantanee e indolori
Le diagnosi del futuro saranno rapide, precise e poco costose grazie a una nuova tipologia di microchip che saranno in grado di rilevare il livello di diversi elementi presenti nel respiro e nella saliva.
Esiste una correlazione tra glicemia e rischio tumori
Secondo un recente studio condotto presso l'Umea University in Svezia gli individui che hanno alti livelli di zucchero nel sangue potrebbero essere esposti a un rischio maggiore di sviluppare un tumore.
Le lenti: il glucosio ne cambia il colore
La tecnologia al servizio della medicina viene incontro alle esigenze dei pazienti, l'ultima novità riguarda una speciale lente a contatto dotata di una sostanza che reagisce al glucosio segnalandone il livello tramite colori.
Sovrappeso in gravidanza aumenta il rischio futuro di diabete e ipertensione
Una donna in sovrappeso durante la gravidanza è maggiormente esposta al rischio di sviluppare, in futuro, diabete e ipertensione.
Diabete giovanile: attenzione alle informazioni il rete
Antonio Cabras, Presidente della Federazione Nazionale Diabete Giovanile, ha denunciato attraverso una lettera aperta alle autorità sanitarie e al Governo la presenza di siti web che riportano e diffondono informazioni false e prive di fondamenti scientifici.
Diabete: attenzione agli "stregoni" sul web
A lanciare l'allarme è Antonio Cabras, presidente Federazione Nazionale Diabete Giovanile, che ha inviato una lettera aperta al Governo e alle Autorità sanitarie proprio per denunciare l'inquietante presenza su Internet di siti che fornirebbero informazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico.
Valori ripetutamente bassi possono essere pericolosi?
Frequenti ipoglicemie riducono la capacità di avvertire i sintomi correlati alla riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. Questa condizione viene definita ipoglicemia asintomatica e può avere delle conseguenze molto gravi.
Un’insolita stanchezza potrebbe essere un segnale-spia di diabete?
La notevole perdita di energia determinata dal consumo di riserve energetiche alternative al glucosio, può causare stanchezza anche in condizioni di riposo.
Perché può osservarsi una perdita di peso?
In situazioni di carenza o assenza di insulina, le cellule non possono utilizzare il glucosio nel sangue come fonte di energia per tutte le attività e suppliscono utilizzando fonti energetiche alternative, come le proteine muscolari e i grassi di deposito con conseguente perdita di peso.
Quali sono i primi sintomi, in genere?
I primi sintomi di diabete sono rappresentati dall'eliminazione di elevate quantità di urine (poliuria) e dalla sete intensa (polidipsia).
Rischio diabete più basso per i dormiglioni
Dormire meno di sei ore per notte può aumentare il rischio di alterazioni del livello di glucosio nel sangue a digiuno, fattore che precede lo sviluppo del diabete di tipo 2.