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1. Domanda
Il diabete è una malattia contagiosa
CorrettoIl diabete non è una malattia contagiosa, non si prende come il raffreddore, l’influenza o una qualsiasi infezione dal contatto con un’altra persona che ne soffre. Tra le cause di diabete entrano in gioco fattori genetici e altri fattori dello stile di vita.
Non correttoIl diabete non è una malattia contagiosa, non si prende come il raffreddore, l’influenza o una qualsiasi infezione dal contatto con un’altra persona che ne soffre. Tra le cause di diabete entrano in gioco fattori genetici e altri fattori dello stile di vita.
- Domanda 2 di 9
2. Domanda
Chi soffre di diabete non può mai mangiare dolci e cioccolato
CorrettoSe consumati come parte di un regime dietetico sano ed equilibrato o associati ad una regolare attività fisica, dolci, cioccolato e dessert possono essere mangiati in quantità moderate, così come raccomandati per le persone non diabetiche.
Non correttoSe consumati come parte di un regime dietetico sano ed equilibrato o associati ad una regolare attività fisica, dolci, cioccolato e dessert possono essere mangiati in quantità moderate, così come raccomandati per le persone non diabetiche.
- Domanda 3 di 9
3. Domanda
Mangiare troppo zucchero è la causa principale del diabete
CorrettoIl diabete è causato dalla combinazione di fattori genetici e di stile di vita. Tuttavia, va sempre tenuto in considerazione che il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio di sviluppo di Diabete di tipo 2. Se avete una storia di diabete in famiglia, un regime dietetico equilibrato e sano e un regolare esercizio fisico sono indispensabili per controllare in modo adeguato il vostro peso corporeo.
Non correttoIl diabete è causato dalla combinazione di fattori genetici e di stile di vita. Tuttavia, va sempre tenuto in considerazione che il sovrappeso rappresenta un fattore di rischio di sviluppo di Diabete di tipo 2. Se avete una storia di diabete in famiglia, un regime dietetico equilibrato e sano e un regolare esercizio fisico sono indispensabili per controllare in modo adeguato il vostro peso corporeo.
- Domanda 4 di 9
4. Domanda
Le persone con diabete dovrebbero mangiare cibi speciali per diabetici
CorrettoIl regime dietetico sano ed equilibrato è lo stesso delle persone che non soffrono di diabete, ovvero:
- ridotte quantità di grassi (specialmente saturi e trans)
- adeguate quantità di zuccheri e sale
- pasti a base di cereali integrali, frutta e verdura
I prodotti “dietetici” per diabetici non offrono, in genere, benefici speciali.
Essi aumentano comunque i livelli di glucosio nel sangue, sono in genere più costosi e possono – talvolta – determinare un effetto lassativo se contengono polialcoli (alcol-zuccheri).Non correttoIl regime dietetico sano ed equilibrato è lo stesso delle persone che non soffrono di diabete, ovvero:
- ridotte quantità di grassi (specialmente saturi e trans)
- adeguate quantità di zuccheri e sale
- pasti a base di cereali integrali, frutta e verdura
I prodotti “dietetici” per diabetici non offrono, in genere, benefici speciali.
Essi aumentano comunque i livelli di glucosio nel sangue, sono in genere più costosi e possono – talvolta – determinare un effetto lassativo se contengono polialcoli (alcol-zuccheri). - Domanda 5 di 9
5. Domanda
Chi soffre di diabete dovrebbe mangiare soltanto piccole porzioni di cibi ricchi di amidi (pane, patate, pasta)
CorrettoI cibi ricchi di amidi sono parte integrante di un programma dietetico sano ed equilibrato. Ciò che è importante sono le quantità, le porzioni. Pane integrale, cereali, pasta, riso, patate e legumi possono essere inseriti nella dieta di un diabetico in quantità adeguate, da stabilirsi insieme al proprio dietologo quando si formula il proprio programma dietetico. L’elemento chiave sono le porzioni. Gli alimenti integrali rappresentano anche un’ottima fonte di fibre, che aiutano a mantenere sana l’attività intestinale.
Non correttoI cibi ricchi di amidi sono parte integrante di un programma dietetico sano ed equilibrato. Ciò che è importante sono le quantità, le porzioni. Pane integrale, cereali, pasta, riso, patate e legumi possono essere inseriti nella dieta di un diabetico in quantità adeguate, da stabilirsi insieme al proprio dietologo quando si formula il proprio programma dietetico. L’elemento chiave sono le porzioni. Gli alimenti integrali rappresentano anche un’ottima fonte di fibre, che aiutano a mantenere sana l’attività intestinale.
- Domanda 6 di 9
6. Domanda
Per i diabetici è più facile prendere raffreddori e altre malattie.
CorrettoEssere diabetici non predispone alle malattie da raffreddamento. Tuttavia, la presenza di diabete tende a peggiorare le complicanze dell’influenza, in particolare la possibilità di sovrainfezione batterica. Inoltre, durante l’influenza si osserva un certo rialzo dei valori della glicemia. In queste circostanze, è raccomandabile: bere molti liquidi (anche per compensare le perdite dovute alla febbre, alla sudorazione e agli antipiretici) e controllare la glicemia più frequentemente. A questo proposito, è utile ricordare che alcuni prodotti antitosse in sciroppo possono contenere zuccheri e che certi sintomatici consigliati per l’influenza possono interagire con gli ipoglicemizzanti orali assunti e quindi è sconsigliabile l’autoprescrizione, ma è bene rivolgersi sempre al proprio medico per un consiglio personalizzato. Quando l’influenza si manifesta con sintomi gastrointestinali (anoressia, vomito, dissenteria), la situazione è un po’ più complessa. In genere si tende ad assumere meno cibo (per mancanza di appetito, per nausea o per vomito) e anche meno farmaci (per vomito o per dissenteria) e questo può portare ad un minor controllo del diabete e a un maggior rischio di coma iperglicemico o chetoacidosico.
Non correttoEssere diabetici non predispone alle malattie da raffreddamento. Tuttavia, la presenza di diabete tende a peggiorare le complicanze dell’influenza, in particolare la possibilità di sovrainfezione batterica. Inoltre, durante l’influenza si osserva un certo rialzo dei valori della glicemia. In queste circostanze, è raccomandabile: bere molti liquidi (anche per compensare le perdite dovute alla febbre, alla sudorazione e agli antipiretici) e controllare la glicemia più frequentemente. A questo proposito, è utile ricordare che alcuni prodotti antitosse in sciroppo possono contenere zuccheri e che certi sintomatici consigliati per l’influenza possono interagire con gli ipoglicemizzanti orali assunti e quindi è sconsigliabile l’autoprescrizione, ma è bene rivolgersi sempre al proprio medico per un consiglio personalizzato. Quando l’influenza si manifesta con sintomi gastrointestinali (anoressia, vomito, dissenteria), la situazione è un po’ più complessa. In genere si tende ad assumere meno cibo (per mancanza di appetito, per nausea o per vomito) e anche meno farmaci (per vomito o per dissenteria) e questo può portare ad un minor controllo del diabete e a un maggior rischio di coma iperglicemico o chetoacidosico.
- Domanda 7 di 9
7. Domanda
L’insulina causa un aumento del peso corporeo e considerato che l’obesità è un fattore negativo per ogni diabetico, l’insulina non dovrebbe essere considerata come farmaco di prima scelta.
CorrettoAnche se, va detto che diversi studi autorevoli hanno ormai documentato che i numerosi benefici di un corretto controllo metabolico superano i rischi di un aumento del peso corporeo, in soggetti che falliscono ad altre terapie orali combinate.
Non correttoAnche se, va detto che diversi studi autorevoli hanno ormai documentato che i numerosi benefici di un corretto controllo metabolico superano i rischi di un aumento del peso corporeo, in soggetti che falliscono ad altre terapie orali combinate.
- Domanda 8 di 9
8. Domanda
La frutta è un alimento sano anche per i diabetici.
CorrettoLa frutta è considerata in modo unanime un alimento sano. Contiene fibre e notevoli quantità di vitamine e minerali e per questo viene raccomandata in tutte le diete sia a persone diabetiche che non. Considerato che la frutta contiene carboidrati semplici (fruttosio), i soggetti diabetici dovrebbero soltanto limitare le quantità, non superando i due frutti al giorno, senza limitazione alcuna sul tipo di frutta (basta che sia di normali dimensioni: es. 1 UNITA’ equivale ad una pesca, una pera, una fetta di popone, 2 albicocche, 2 susine, etc.).
Non correttoLa frutta è considerata in modo unanime un alimento sano. Contiene fibre e notevoli quantità di vitamine e minerali e per questo viene raccomandata in tutte le diete sia a persone diabetiche che non. Considerato che la frutta contiene carboidrati semplici (fruttosio), i soggetti diabetici dovrebbero soltanto limitare le quantità, non superando i due frutti al giorno, senza limitazione alcuna sul tipo di frutta (basta che sia di normali dimensioni: es. 1 UNITA’ equivale ad una pesca, una pera, una fetta di popone, 2 albicocche, 2 susine, etc.).
- Domanda 9 di 9
9. Domanda
Non è necessario rivedere il proprio regime terapeutico a meno che l’emoglobina glicata (A1c) sia alta (pari o superiore all’8 per cento)
CorrettoMigliore è il controllo della glicemia, minore è la possibilità di sviluppare complicanze del diabete. L’esame dell’emoglobina A1c (chiamato anche HbA1c) è un semplice test di laboratorio per valutare in modo attendibile la glicemia di una persona negli ultimi tre mesi, ma non può sostituirsi alle glicemie domiciliari. Quindi è possibile che vi sia bisogno di modifiche terapeutiche indipendentemente dai valori di HbA1c. Ad esempio, in presenza di valori ottimali di HbA1c (≤7%), ma con frequenti ipoglicemie, vi è necessità di modificare comunque la terapia e/o la posologia dei farmaci usati. Oppure, in caso di intercorrenti condizioni che controindicano l’uso di un farmaco (ad es. nuova diagnosi di insufficienza renale in paziente trattato con metformina), questo va sostituito indipendentemente dai valori di HbA1c, etc. E’ auspicabile, comunque, che l’HbA1c si mantenga al di sotto del 7%, possibilmente con farmaci che riducano al minimo il rischio di ipoglicemia (metformina, acarbose, tiazolidinedioni, inibitori dell’enzima DPP-4, analoghi del GLP-1) e abbiano un impatto neutro o meglio ancora positivo sul peso corporeo (metformina, acarbose, tiazolidinedioni, inibitori dell’enzima DPP-4, agonisti del recettore per il GLP-1).
Non correttoMigliore è il controllo della glicemia, minore è la possibilità di sviluppare complicanze del diabete. L’esame dell’emoglobina A1c (chiamato anche HbA1c) è un semplice test di laboratorio per valutare in modo attendibile la glicemia di una persona negli ultimi tre mesi, ma non può sostituirsi alle glicemie domiciliari. Quindi è possibile che vi sia bisogno di modifiche terapeutiche indipendentemente dai valori di HbA1c. Ad esempio, in presenza di valori ottimali di HbA1c (≤7%), ma con frequenti ipoglicemie, vi è necessità di modificare comunque la terapia e/o la posologia dei farmaci usati. Oppure, in caso di intercorrenti condizioni che controindicano l’uso di un farmaco (ad es. nuova diagnosi di insufficienza renale in paziente trattato con metformina), questo va sostituito indipendentemente dai valori di HbA1c, etc. E’ auspicabile, comunque, che l’HbA1c si mantenga al di sotto del 7%, possibilmente con farmaci che riducano al minimo il rischio di ipoglicemia (metformina, acarbose, tiazolidinedioni, inibitori dell’enzima DPP-4, analoghi del GLP-1) e abbiano un impatto neutro o meglio ancora positivo sul peso corporeo (metformina, acarbose, tiazolidinedioni, inibitori dell’enzima DPP-4, agonisti del recettore per il GLP-1).
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